Il reportage della intera giornata curato da Antonio Rosi, ha il pregio di farci rivivere, tra l'altro, il toccante momento conclusivo, svoltosi nella casa del festarolo Filippo Angeletti, mostrandoci la benedizione e l'omelia dell'indimenticabile don Enrico Rocchi. Con tono tutt'altro che moraleggiante e sentenzioso, il nostro amato parroco non si limita ad esprimere i profondi significati della festa. Nel suo intervento non traspare solo la devozione per il Santo; egli sottolinea, in modo semplice e pacato, come era solito fare, che, solo grazie ai nostri festeggiamenti in onore di S. Antonio, almeno per un giorno, la intera popolazione sutrina si ritrova in piena fratellanza, tornando ai vecchi tradizionali livelli di socializzazione, oggi, sempre più rari. Ricordandoci che una delle principali cause di tale mutazione nelle nostre abitudini risiede nell'avvento della televisione, la cui supremazia ci rende ben informati, ma, sempre più soli... prova ne sia la prevalenza dell'odierno silenzio assordante della nostra Piazza, in cui una volta regnava, a tutte le ore, una vivace presenza di cittadini intenti a fare salotto...in forme di convivialità che andavano ben oltre il comune cameratismo..